Lo Studio ha assistito vittoriosamente AQP nel contenzioso relativo alla procedura per l’affidamento dei Lotti nn. 5 e 6 del “Servizio di movimentazione, raggruppamento, trasporto e recupero/smaltimento fuori Regione dei fanghi prodotti presso gli impianti di depurazione ricadenti nelle province di Bari, BAT, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce”.
Con sentenze nn. 1555 e 1556 del 6 dicembre 2018, il TAR Puglia – Bari, Sez. I, – in accoglimento delle censure di AQP – ha respinto integralmente i ricorsi presentati dalla seconda in graduatoria, ritenendo pienamente legittimi i provvedimenti di AQP di annullamento in autotutela dell’aggiudicazione dei Lotti nn. 5 e 6 della gara.
In particolare, il Collegio – aderendo alla tesi di AQP sull’interpretazione dell’art. 32 del d.lgs. n. 50/2016 – ha confermato che l’offerta dell’aggiudicatario, una volta divenuta efficace l’aggiudicazione, è irrevocabile fino al termine previsto dalla legge o dal bando, anche nel caso in cui sia ormai decorso il termine di vincolatività della stessa. Pertanto, la mancata comunicazione della documentazione utile alla stipula del contratto da parte del concorrente aggiudicatario legittima l’annullamento dei provvedimenti di aggiudicazione e l’esclusione del concorrente dalla procedura di gara.
Di conseguenza, come affermato dal TAR, “Il provvedimento gravato (…) costituisce atto del tutto legittimo e correttamente motivato sia alla luce della disciplina statale che ai sensi della lex specialis, poiché il bando, rimasto incontestato, prescriveva espressamente che l’amministrazione avrebbe potuto revocare l’aggiudicazione nel caso in cui l’aggiudicatario non avesse stipulato il contratto nei termini prescritti, ovvero non avesse assolto gli stessi in tempo utile per la sottoscrizione del contratto”.
Di seguito il link per la sentenza: https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=5QACPPLLGY763TQI7UOCP6RBEE&q=