La Commissione UE individua la frequenza primaria per le reti 5G.

infografica 5G

 

Il 24 gennaio u.s. la Commissione europea ha comunicato di aver adottato una decisione che modifica l’armonizzazione dello spettro radio nella banda 3,4-3,8 GHz (o 3,6 GHz) prevista dalla decisione 2008/411/CE,  per consentire agli Stati membri di riorganizzare e consentire l’uso di tale banda per i sistemi 5G entro il 31 dicembre 2020, in linea con il Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.

Come noto, infatti, il nuovo Codice europeo impone agli Stati membri di consentire l’utilizzo della banda 3 400-3 800 MHz per sistemi terrestri in grado di fornire, entro il 31 dicembre 2020, la nuova generazione di servizi di comunicazione elettronica a banda larga senza fili (5G). Esso, inoltre, richiede agli Stati membri di adottare tutte le misure appropriate per facilitare il roll-out del 5G, inclusa la riorganizzazione della banda 3 400-3 800 MHz in modo da fornire l’opportunità di accedere a grandi porzioni di spettro in linea con l’obiettivo della connettività Gigabit.

Questa banda era stata già armonizzata per i servizi a banda larga wireless nell’Unione dal 2008. Tuttavia, il suo uso è stato basso e solo un numero limitato di licenze è stato rilasciato. Pertanto, per abilitare il roll-out del 5G, la Commissione ha ritenuto necessario modificare la decisione 2008/411/CE, aggiornando le condizioni tecniche per renderle compatibili con il 5G, in quanto la banda da 3,6 GHz è stata identificata come la banda pioniera primaria per il 5G nell’Unione.

Tuttavia, in virtù del principio della neutralità tecnologica, la decisione fa salva la protezione e il proseguimento dell’esercizio di altri usi esistenti in questa banda. Pertanto, nessun uso esclusivo per il 5G sarà obbligatorio per la banda 3.6 GHz e gli operatori potranno utilizzare questo spettro radio anche per altri servizi.

Ma le reti di quinta generazioni non funzioneranno solamente su queste frequenze.

Il 5G, infatti, farà affidamento anche sulle altre due bande pionieristiche nell’Unione (700 MHz e 26 GHz) fino al 2020.

A tal fine la presente decisione, si legge nel comunicato della Commissione, sarà integrata da un’iniziativa di armonizzazione simile per la pionieristica banda a 26 GHz.

Di seguito il link al comunicato stampa della Commissione:

https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/commission-decides-harmonise-radio-spectrum-future-5g